ale3006

lunedì, gennaio 22, 2007

Breve storia del rap

sugarhill gangCon un ritornello ed un giro di basso, "rubato" da "Good Times" degli Chic, che ben presto entro' nelle orecchie di tutti, iniziava nel lontano 1979 l'ascesa nelle classifiche e nelle radio i tutto il mondo di "Rapper's Delight", dell'allora sconosciuta Sugarhill Gang.
I primi coraggiosi dj facevano ballare la gente ai party, nei giardini pubblici o lungo le spiagge semplicemente esibendosi con due piatti e mixando basi e dischi; poi in seguito si aggiunse la figura dell'MC (Masters of Cerimonies), dotato di una rima facile e della capacita' di stare dietro al dj anche durante i passaggi piu' impegnativi. In generale comunque i piu' intraprendenti facevano arte in modi diversi, chi appunto cantando, chi mixando, altri disegnando e altri ancora ballando.
L'uscita del disco della Sugarhill Gang e' pero' significativa perche' contribuisce a diffondere questo genere, relativamente nuovo, presso una vasta schiera di persone; da li' in poi fu molto piu' facile imporre questo modo di fare musica e nel 1980 arrivo' al successo un'altro grande nome, Kurtis Blow, a cui segui' Grandmaster Flash, nel 1982, che apre la strada al rap "impegnato".
Fino a quel momento, il modo di fare rap era ampiamente basato sulla mescolanza di breaks e musica elettronica, ma ben presto con l'arrivo sulla scena dei mitici RUN DMC tutto cambia, e il loro stile (fatto di un suono scarno ed essenziale ma potentissimo e farcito di riff di chitarra) diviene ben presto un nuovo punto di riferimento.
Anche i contenuti cambiano, ed iniziano a vedersi testi piu' espliciti, con molte oscenita' e contenenti invettive contro tutto e tutti, modo di scrivere da cui poi prendera' vita il gangsta rap. In questo periodo intanto si affaccia sulla scena il primo gruppo rap formato da bianchi: i Beastie Boys, e il loro album d'esordio "Licensed To Ill" diviene vendutissimo in breve tempo, dimostrando cosi' che il rap (come altri generi prima di lui) riesce ad abbattere le barriere razziali.
Quello che invece non si riesce ad eliminare, e' l'ostilita' verso le donne: sono poche quelle che riescono ad affermarsi in un ambiente dove effettivamente vengono prese in considerazione solo dal punto di vista sessuale, secondo il mito del "Machismo" molto in voga in quel periodo (ICE-T disse "Fin dall'inizio della mia carriera mi hanno accusato di sessismo perche' sono sincero e dico apertamente com'e' che gli uomini vedono le donne. Un sessista vede le donne semplicemente come pezzi di carne. Il fatto e' che gli uomini guardano le sporgenze delle donne, e le donne guardano le sporgenze degli uomini. Questo e' sessismo?"). Comunque qualche figura femminile riusci' ugualmente ad imporsi e a farsi spazio: un nome su tutti, Queen Latifah.
Nel 1987, il mondo del rap fu scosso da un vero e proprio terremoto di nome Public EnemyN.W.A., Ice Cube, Ice-T (nome preso da una canzone di James Brown, "Public Enemy n.1", dedicata all'eroina). In un periodo in cui tutti sembravano fare a gara per sfoggiare catene d'oro, medaglioni, borchie, e molti rappers erano ormai delle parodie di se stessi, si fanno avanti armati di sveglie al collo e delle tesi e le ideologie di Malcom X e dell'Islam. E proprio i Public Enemy, insieme a , sono responsabili della trasformazione del rap nella "CNN" della gente di colore; nei dischi i testi si fanno polemici e politicizzati, vengono inseriti rumori e discorsi di strada, propagande, denunce, spesso scontrandosi con la rigida censura americana. Purtroppo questo sancisce anche l'esplosione della violenza nei ghetti neri, e questo finisce inevitabilmente per interessare anche il dorato mondo di Hollywood, dando vita a varie pellicole fra cui ricordiamo "Colors", "New Jack City", "Boyz'n The Hood", "Juice".
Ma il mondo del rap e' in continua evoluzione, e gia' si succede un'altra ondata di artisti fra cui spiccano De La Soul e Jungle Brothers, che fissano nuove tendenze sia nei testi che nell'aspetto, e si fanno largo nuove filosofie basate su simboli di pace, a tal punto che alcuni rappers come per esempio KRS-One si trasformano da gangster in sostenitori di movimenti che mirano a fermare la violenza.
All'inizio degli anni 90 si intravedono dei palesi tentativi di commercializzazione del rap, da qualcuno definito "entertainment", e ne sono responsabili personaggi come MC Hammer e Vanilla Ice... fortunatamente il fenomeno ha vita breve, e l'hip hop inizia a tornare alle origini, mescolandosi alle sonorita' dei generi che l'hanno "creato" come il jazz e il R&B, dando origine a gruppi interessanti come i Dream Warriors, gli US3, o i Gang Starr di Guru (autore fra l'altro del progetto Jazzmatazz), e a collaborazioni con artisti del calibro di Herbie Hancock, Ronnie Jordan, John Coltrane.

Per quello che riguarda l'Italia, le cose si fanno piu' recenti, e si puo' parlare di un vero e proprio movimento solo a partire dagli anni 90, quando l'hip hop inizia a diventare un fenomeno nuovo nel nostro panorama musicale.
Prima la scena era molto underground, con una forte emulazione del rap americano, una grande attenzione piu' all'apparenza che all'essenza (la posa giusta, la scarpa giusta, spesso contavano piu' dei pezzi stessi), e molte produzioni erano estremamente commerciali, senza considerare le incomprensioni e le tensioni fra le diverse aree geografiche ("abbiamo cominciato male, col rap commerciale e stupide lotte fratricide fra di noi... pensa alle tue rime fatti i ca**i tuoi..."-Articolo 31, "Questo e' Il Nostro Stile"). Ovviamente non tutti la pensavano in questo modo, basti pensare a DJ Gruff che dall' 83 si stava muovendo per tentare di evitare che l'hip hop diventasse semplicemente una moda: le produzioni che ha spinto hanno plasmato dal nulla lo stile e lo slang che oggi e' proprio dell' Italia.
Iniziano a nascere "posse" come funghi, alcune indubbiamente vere ed impegnate, altre emule e modaiole, e la Onda Rossa Posse da' il via al rap militante e politicamente schierato con "Batti il tuo tempo". Poco alla volta il rap in italiano inizia ad acquistare una personalita' sempre maggiore, sia nei testi che nel sonoro, e la lingua italiana stessa prende piano piano il posto dell'inglese; la scena si fa piu' unita e finalmente coesistono diverse realta' e dialetti senza contrasti, e molti gruppi prendono direzioni musicali diverse (come per esempio gli Almamegretta).
E cosi' vediamo che Neffa, tra il 1991 e il 1992, oggi sulla cresta dell' onda, entra con DJ Gruff, come batterista nell'Isola Posse All Stars che ha dato il via al fenomeno delle posse e del primo rap in italiano; nel frattempo iniziava a sperimentare il rap. Quindi, dopo il cambio di nome da Isola Posse All Stars a Sangue Misto, esce nel 1994 SXM, disco che segna la definitiva entrata dell'hip hop (e non solo del rap) in Italia.
Dopo alcune loro produzioni, tra cui Zero Stress e La Rapadopa, il loro stile ha permeato ogni barriera, e ogni formazione hip hop tentera' di seguirlo. Gruff, con Neffa e Deda, erano a livello underground famosissimi, ma con difficolta' sfondano anche questo muro. Dopo alcuni anni di riflessione (nel 1996), Neffa accompagnato dai Messaggeri della Dopa (cioe' i piu' grandi esponenti del mondo hip hop quali Kaos one, Deda, Phase ][ e molti altri) decide di presentarsi al grande pubblico, senza commercializzare il prodotto, ed e' un successone: non c'e' nessuna "Serenata Rap" e nessun "Domani", e non e' nemmeno tanto "Tranquillo come domenica mattina", e di certo non e' lei quel che vuole... Neffa presenta la sua vita in tutte le sue sfaccettature.