ale3006

martedì, agosto 22, 2006

La leggenda della Cantoniera del Diavolo

Nei dintorni di S'Ena Frisca, ormai alle porte della città, verso Enas, c'è una località chiamata Molìmentu. E' un toponimo che deriva dall'esistenza nel sito di un qualche monumento litico: tomba di gigante o altro monolito che la violenza delle chiudende ed altri eventi hanno demolito per recintare tancas, per cui ai nostri giorni resta soltanto il toponimo che ci ricorda la presenza di un qualche edificio antico.

Chissà per quali misteriose ragioni, come si è visto negli altri racconti, nelle remote costruzioni, dicono ancora i nostri vecchi, sì erano insediati spiriti, a volte buoni, a volte malvagi, pronti a restituire dispetti quando gli umani andava no a molestarli.
Ascoltando le leggende sui nuraghi si sente dire che ognuno avesse i suoi guardiani dei tesori e delle tombe che attraverso il tempo gli uomini vi deponevano.
Per gli spiriti che custodirono per decine di secoli il dolmen di Molimentu, con la demolizione era venuta meno la dimora abituale e per altro lungo tempo avranno vagato per le pietraie di Zucchitta in attesa che un evento nuovo consentisse loro di rientrare nel sito abituale.
Questa occasione si verificò con la costruzione della ferrovia Terranova-Chilivani attorno all 1880, quando, ultimata la strada ferrata, furono costruite anche le case cantoniere. Non v'è dubbio che quegli spiriti spodestati con la violenza dalle colline, vigilassero, se mai qualche dimora nuova venisse eretta nei pressi del loro vecchio tempio, pronti a rientrare ed a prenderne possesso. Ecco che un ingegnere, ignaro di tutti gli eventi narrati, progettò che una cantoni era fosse costruita proprio a Molimentu. Ci vien da pensare che appena i muri superarono il livello del terreno, gli spiriti spodestati, siano accorsi ad occupare la nuova dimora forse convinti che qualcuno si fosse ricordato di loro. Ad opera finita essi erano già a casa, lieti, finalmente, d'aver ritrovato albergo dopo tanto tempo di disagevole vagabondaggio. Ma la cantoniera era destinata dagli uomini ad altri uomini per un servizio nuovo e vi fu assegnato un giovane lavoratore, chiamato Basilio, già ammogliato. Sistemate le povere suppellettili che componevano l'arredo di allora per una cantoni era, Basilio e la consorte erano soddisfatti di aver una palazzina tutta per loro nella quiete del la campagna, il cui silenzio profondo veniva rotto dallo sbuffare delle vapori ere che davano ai siti un nuovo senso di vita. Ahimè! Quella buona sorte che li aveva favoriti non durò a lungo. La prima notte udirono alcuni rumori confusi: sembrava che dai dossi, a monte della cantoniera, rotolasse qualcosa di indefinito. Erano forse i diavoli che trasferivano le loro masserizie? Basilio e la moglie non potevano saperlo, perché ignoravano l'esistenza di un' antica abitazione in quel sito.
Seconda notte altro pandemonio più distinto e più vicino. Non si dorme. E un continuo susseguirsi di boati che non danno tregua ai due malcapitati sposi. Le notti si alternano
sempre dense di terrore e le sorprese sono destinate a crescere. Bisognava pur sapere chi era che tambureggiava così violentemente nei dintorni prima, e, dentro la casa dopo.
Basilio osò affacciarsi ad un finestrino per gridare, per lamentarsi o implorare un po' di silenzio, ma quale non fu la sua meraviglia o meglio lo stupore, nel vedere una schiera di fantasmi che ballava facendo rimbalzare strani recipienti che gli parvero tronchi d'albero.
Non occorrevano altri avvertimenti per sloggiare. Basilio l'indomani informò i superiori nella stazione di Terranova che sarebbe andato via: quella era la cantoniera dei diavoli. Non vi fu modo di convincerlo a restare. Preferiva perdere il posto, ma vivere con la giovane moglie senza incubi. Se ne andò. L'arriministrazione doveva però coprire il posto e destinò un altro cantoniere venuto dall'interno dell'isola.
Anche questi non si fermò più di una settimana. Fuggì come il diavolo dall' acqua benedetta.
Vi fu qualche altro tentativo di popolare la casa, ma ormai la notizia era dì dominio comune e nessuno più vi volle abitare, tant'è che col passare del tempo, la cantoniera del diavolo, i terranovesi la chiamarono "sa contonera bòida", la cantoniera vuota, e tale rimase per sempre.
Non è improbabile, dicono i narratori che nel sito oltre al sepolcro di chissà quanti uomini nuragici, vi fossero anche grossi tesori da custodire, perché gli spiriti altrimenti sarebbero rimasti lontani per sempre.

sabato, agosto 19, 2006

Horror Stories

Ed è ora che mi faccia un pò di sana pubblicità. In pochissimo tempo sono riuscito a creare un (altro) sitarello e ciò mi da molta soddisfazione. Certo...alcuni problemi li ho avuti. Se tutti avessero la fibra ottica.... Vi spiego. Ho creato lo sfondo. Ne ero entusiasta. Un buon lavoro, in tema con quello che si tratta sul sito. Davvero bello. Poi però penso ad una cosa. Come lo si vede da un computer con una connessione che non sia fastweb? Ho detto ad un amico di provare (lui ha Alice). E mi dice che l'immagine è lenta a caricarsi. Vacca troia. Ho dovuto rifare tutto lo sfondo. Ora mi piace, ma prima era molto meglio. Ora il nero non è nero. E' tutto sbiadito. Che palle. Comunque alla fine sono contento. Un sito completamente validato. Perfetto. E voi direte, che cazzo significa validato? Ebbene ogni sito, soprattutto se commerciale, deve essere validato. Dovete sapere che per creare un sito web bisogna scrivere codice. Questo codice lo potete trovare cliccando col tasto destro sulla pagina alla voce "visualizza sorgente" oppure "visualizza codice" oppure "HTML", dipende dal browser che si usa (cos'è il browser? E' il programma per andare su internet, tipo merdexplorer o firefox). Tornando a noi, avere una pagina validata vuol dire che non ci sono errori di codice. neanche una virgola. Pensate però che molti se ne sbattono. Il sito della Repubblica ne aveva circa 700 un tempo, ora non so. Potete guardare se una pagina è validata inserendo l'indirizzo del sito in questa pagina . A cosa serve validare un sito? Validare una pagina permette di ottenere un codice pulito, razionale, snello e visualizzabile alla stessa identica maniera su tutti i supporti informatici di navigazione, quale che sia la piattaforma adoperata (Unix, Linux, Apple, Windows, BeOS, FreeBSD e via discorrendo). Sono davvero contento. Comunque tornando al sito. In pratica l'idea mi venne quando andai in una casa cantoniera attorno alla quale giravano voci strane. Leggende oscure. Ora in questa casa cantoniera (detta cantoniera del diavolo) si trovano resti di vittime sacrificali (quali gatti, cani e lepri), budella, schizzi di sangue, ecc. Lo usano per lo più per sette. Ora quello che volevo creare era una raccolta di storie oscure sconosciute di piu parti d'Italia e, chissà, magari del mondo. Infatti chi visita il sito può inviarmi la sua storia. Interessante sarà vedere cosa ne esce fuori. Vi saluto. Alla prossima!
Quasi dimenticavo. Il sito si chiama "Horror Stories". Fatevi un giro.

mercoledì, agosto 09, 2006

Caso Roswell

Molti ancora non sanno esattamente cosa avvenne vicino alla cittadina di Roswell nel 1947. Negli anni si è spesso confuso e i governi hanno cercato di insabbiare notizie. Ora quanto segue è un riassunto di quello che accadde.
Nel luglio del 1947 un'astronave aliena precipitò nel deserto del New Mexico nei pressi della cittadina di Roswell. L’incidente venne spiegato dall’USAF (l'areounautica degli Stati Uniti) come il risultato della caduta di un banale pallone sonda (foto a fianco) e la vicenda finì ben presto nel dimenticatoio. Solo negli anni '80 é stato "ufficiosamente" riaperto il caso da uno stuolo di ricercatori che ne hanno ripercorso millimetricamente i fatti, giungendo alla conclusione che l'incidente accadde realmente e che il Governo statunitense lo mise a tacere, come è stato, nel corso degli anni, per la maggioranza dei testimoni che vi furono direttamente coinvolti. I frammenti dell’ordigno furono inviati a Wright Patterson, e su decisione del Presidente Truman venne istituito un comitato speciale formato da scienziati e militari (Majestic-12) avente lo scopo di studiare l’astronave e il suo equipaggio alieno. Il Colonnello Twining, dietro suggerimento di alcuni scienziati di Alamogordo, fece pervenire una parte del materiale ai Bell Laboratories a Murray Hill, nel New Jersey. Il "caso" nasce il 2 luglio - durante il fine settimana festivo del 4, giorno dell'Indipendenza statunitense - quando il Sig. Dan Wilmot e sua moglie osservano verso le 21.50 un oggetto luminoso discoidale sfrecciare in direzione della località di Corona. Nella notte scoppia un violento temporale, il cielo è coperto, a tratti illuminato da bagliori e squassato dai tuoni. E' in quelle ore, prima dell'alba del 3 luglio che, probabilmente, avviene l'incidente: un UFO (alcuni ricercatori sostengono la tesi di due oggetti coinvolti), per cause mai accertate, precipita nel deserto. Nel febbraio del 1950 l'ingegnere civile Barney "Grady" Barnett di Socorro confida ai coniugi Maltais, suoi vecchi amici cui richiede di mantenere il segreto, che il 3 luglio 1947, mentre si trovava per servizio nel deserto nella zona fra Magdalena e Socorro, si era trovato improvvisamente davanti un oggetto metallico discoidale dai 7 ai 9 metri di diametro, cui si era avvicinato a piedi, sino quasi a poterlo toccare. Sul posto intanto erano giunte altre persone (fra cui anche dei giovani, forse studenti) facenti parte di un gruppo archeologico dell'Università della Pennsylvania. Accanto al veicolo schiantato tutti avevano visto, proiettati all'esterno, degli esseri umanoidi ormai privi di vita, di corporatura esile, con teste molto grandi, di carnagione chiara e completamente glabri. Di lì a poco era entrato in scena un camion militare carico di soldati che avrebbero bloccato prontamente e poi allontanato i civili, intimando loro di non fare parola su quanto avevano visto ("per ragioni patriottiche di sicurezza nazionale"), perimetrando la zona. Teatro del fatto sarebbe stato, secondo Barnett, un costone roccioso a ridosso dei cosiddetti Piani di San Agustin, oggi divenuta sede dei radiotelescopi del VLA (Verv Large Array) dell'Osservatorio Nazionale di Radioastronomia degli Stati Uniti. La credibilità della testimonianza di Barnett è rimasta dubbia, in quanto nessuno e mai stato in grado di interrogarlo in merito, essendo deceduto quando ancora del caso Roswell non si era riparlato. Per quanto riguarda il gruppo di archeologi, non è stato possibile verificare le identità di nessuno di loro. Il Colonnello in congedo Philip J. Corso, che di recente ha rivelato la storia del suo contributo alle operazioni di retroingeneria sui frammenti dell’UFO precipitato a Roswell nel 1947. Nel suo Il giorno dopo Roswell (The Day After Roswell) Corso racconta di aver gestito nel 1961, come Capo della Divisione Tecnologia Straniera dell’Esercito, i materiali recuperati nel crash. Lavorando agli ordini del Generale Trudeau, Corso avrebbe fornito porzioni di tale materiale a diversi laboratori di ricerca, civili e militari, i quali, all’oscuro dell’incidente di Roswell, sarebbero poi giunti a realizzare circuiti integrati, fibre ottiche, laser e altri ritrovati tecnologici. Poiché le contraddizioni emerse sono tante e lo spazio disponibile è poco, in questa sede entreremo in qualche dettaglio solo per quanto riguarda la realizzazione di transistor e circuiti integrati, certi che questo esempio sia comunque sufficiente per comprendere la distanza tra le storie di Corso e la Storia. Corso, circa la progettazione dei transistor, sostiene: a) di aver saputo dallo scienziato missilistico Hermann Oberth che«tutti quelli di Alamogordo volarono a Roswell con il Generale Twining per controllare il trasporto fino a Wright Field». (p. 160 dell’edizione italiana) Dietro suggerimento di Wernher von Braun, che riconobbe nei chip i componenti «di un circuito allo stato solido molto avanzato» (p. 160), Twining inoltrò il materiale ai Bell Laboratories.«L’Esercito fornì, segretamente, alcuni dei componenti agli ingegneri perché li esaminassero. All’inizio degli anni Cinquanta furono ufficialmente inventati i transistor e i circuiti transistorizzati cominciarono ad essere utilizzati in alcuni prodotti commerciali di largo consumo e nei sistemi elettronici militari». (p. 161)
b) di aver fatto pervenire, in prima persona, alle industrie quei componenti del disco di Roswell che consentirono lo sviluppo dei circuiti integrati. «Mi diceva il Generale Trudeau (...) ‘ricorda che hai un nutrito gruppo di scienziati da contattare a che la Bell Laboratories attende i tuoi rapporti una volta che avrai finito con il gruppo di Alamogordo.’ Eravamo nel 1961 e la miniaturizzazione dei computer e dei microcircuiti era già iniziata, ma i rapporti che il Generale mi aveva chiesto di preparare e gli appuntamenti che stava organizzando per me con la Sperry-Rand, la Hughes e la Bell Laboratories mi avrebbero permesso di incontrare alcuni scienziati e di sapere come le loro società avrebbero applicato i circuiti miniaturizzati ai sistemi d’arma».

Links utili:
www.ufo.it
www.cun-italia.net
www.acam.it
www.ufologia.net
www.spazioufo.com

Il quinto vangelo

Nella primavera del 1945 a circa 60 Km. da Luxor, due contadini rinvennero nella sabbia una giara d'argilla e da questa venne prelevata una "brocca" di dimensioni contenute. Eravamo nell' era dell'Acquario e gli antichi avevano promesso che quest'era avrebbe preannunciato la scoperta di antiche rivelazioni che il mondo prima di allora non savrebbe stato capace di comprendere. Gli antichi chiamano la costellazione dell'Acquario "La Brocca" e da una brocca rinvenuta accidentalmente viene portato alla luce un rotolo di lino cerato e bitumato. Venne srotolato e ne uscirono molti manoscritti. Quest'ultimi vennero denominati i codici di Nag-Hammadi, alcuni di questi vennero distrutti o buttati, altri in condizioni migliori vennero invece venduti a dei rigattieri e, successivamente, il museo copto del Cairo comprò e raccolse diversi di questi rotoli. Una parte di essi andarono invece all'Istituto Jung di Zurigo. Finalmente gli studiosi di questi due istituti, il museo del Cairo e l'istituto di Zurigo, tradussero le antichissime scritture dai caratteri copto-grecizzanti. Dei 13 codici originariamente composti da più di 1350 pagine ne perverranno 1130. Quasi tutti i codici hanno una legatura di cuoio e risalgono alla fine del I° secolo d.C. Sono traduzioni in copto di manoscriti più antichi che si presume stilati in aramaico. Tra questi vi è il "Vangelo secondo Tommaso" certamente il più antico tra i vangeli conosciuti sin ora, e impropriamente, quindi denominato anche i quinto vangelo. Vi sono, in questo documento, frasi del Cristo inedite che rendono la sua figura diversa da quella adottata dal mondo cattolico. Egli non vince la forza del mondo servendosi del dolore ma bensì utilizzando l'arma della Conoscenza, quella Cosmica, Eterna, che non subisce l'usura del tempo.

Questo vangelo contiene 114 detti in forma arcaica e testimonia le parole che Gesù rivelò a Tommaso ed è una delle più antiche testimonianze scritte della tradizione cristana e la datano nella metà del I° secolo d.C.
Questi antichi documenti, inoltre, pare che fossero appartenuti ad una ristretta comunità visto che il copto era una lingua poco diffusa in Egitto e conosciuta solo da una limitata cerchia di eruditi e quasi sicuramente di diretta estrazione gnostica, ciò spiega la totale estraneità al mondo ebraico-cristiano di questi scritti.
Non vi sono comunque dubbi sull'autenticità del Vangelo secondo Tommaso, a conferma di ciò basterà sapere che fin dal 1897, in località di Ossirinco, nel Medio Egitto, furono rivenuti 2 frammenti di papiri (più un terzo ritrovato nel 1903) che contengono frasi, in greco, del testo copto del Vangelo di Tommaso, inoltre il papiro n° 654 riporta il titolo ed il nome di Tommaso.
Il Cristo che leggiamo nel Vangelo di Tommaso è vicinissimo all'Induismo, al Buddismo, al Sufismo, non incita allo sterile sacrificio, ma semmai ad una consapevole ricerca della propria divinità, affinché la carne ridiventi Spirito.

Queste sono le parole segrete che Gesù vivente ha pronunciato e Didimo Giuda Tommaso ha trascritto.

1. E lui disse, "Chiunque trova l'interpretazione di queste parole non conoscerà la morte".
2. Gesù disse, "Coloro che cercano cerchino finché troveranno. Quando troveranno, resteranno turbati. Quando saranno turbati si stupiranno, e regneranno su tutto."
3. Gesù disse, "Se i vostri capi vi diranno, 'Vedete, il Regno è nei cieli', allora gli uccelli dei cieli vi precederanno. Se vi diranno, 'È nei mari', allora i pesci vi precederanno. Invece, il Regno è dentro di voi e fuori di voi. Quando vi conoscerete sarete riconosciuti, e comprenderete di essere figli del Padre vivente. Ma se non vi conoscerete, allora vivrete in miseria, e sarete la miseria stessa."
4. Gesù disse, "L'uomo di età avanzata non esiterà a chiedere a un bambino di sette giorni dov'è il luogo della vita, e quell'uomo vivrà. Perché molti dei primi saranno ultimi, e diventeranno tutt'uno."
5. Gesù disse, "Sappiate cosa vi sta davanti agli occhi, e quello che vi è nascosto vi sarà rivelato. Perché nulla di quanto è nascosto non sarà rivelato."
6. I suoi discepoli gli chiesero e dissero, "Vuoi che digiuniamo? Come dobbiamo pregare? Dobbiamo fare elemosine? Quale dieta dobbiamo osservare?"
7. Gesù disse, "Non mentite, e non fate ciò che odiate, perché ogni cosa è manifesta in cielo. Alla fine, nulla di quanto è nascosto non sarà rivelato, e nulla di quanto è celato resterà nascosto."
8. E disse, "L'uomo è come un pescatore saggio che gettò la rete in mare e la ritirò piena di piccoli pesci. Tra quelli il pescatore saggio scoprì un ottimo pesce grosso. Rigettò tutti gli altri pesci in mare, e poté scegliere il pesce grosso con facilità. Chiunque qui abbia due buone orecchie ascolti!"
9. Gesù disse, "Vedete, il seminatore uscì, prese una manciata e seminò. Alcuni semi caddero sulla strada, e gli uccelli vennero a raccoglierli. Altri caddero sulla pietra, e non misero radici e non produssero spighe. Altri caddero sulle spine, e i semi soffocarono e furono mangiati dai vermi. E altri caddero sulla terra buona, e produssero un buon raccolto, che diede il sessanta per uno e il centoventi per uno."
10. Gesù disse, "Ho appiccato fuoco al mondo, e guardate, lo curo finché attecchisce."
11. Gesù disse, "Questo cielo scomparirà, e quello sopra pure scomparirà. I morti non sono vivi, e i vivi non morranno. Nei giorni in cui mangiaste ciò che era morto lo rendeste vivo. Quando sarete nella luce, cosa farete? Un giorno eravate uno, e diventaste due. Ma quando diventerete due, cosa farete?"
12. I discepoli dissero a Gesù, "Sappiamo che tu ci lascerai. Chi sarà la nostra guida?" Gesù disse loro, "Dovunque siate dovete andare da Giacomo il Giusto, per amore del quale nacquero cielo e terra."
13. Gesù disse ai suoi discepoli, "Paragonatemi a qualcuno e ditemi come sono." Simon Pietro gli disse, "Sei come un onesto messaggero." Matteo gli disse, "Sei come un filosofo sapiente." Tommaso gli disse, "Maestro, la mia bocca è totalmente incapace di esprimere a cosa somigli." Gesù disse, "Non sono il tuo maestro. Hai bevuto, e ti sei ubriacato dell'acqua viva che ti ho offerto." E lo prese con sé, e gli disse tre cose. Quando Tommaso tornò dai suoi amici questi gli chiesero, "Cosa ti ha detto Gesù?" Tommaso disse loro, "Se vi dicessi una sola delle cose che mi ha detto voi raccogliereste delle pietre e mi lapidereste, e del fuoco verrebbe fuori dalle rocce e vi divorerebbe."
14. Gesù disse loro, "Se digiunate attirerete il peccato su di voi, se pregate sarete condannati, e se farete elemosine metterete in pericolo il vostro spirito. Quando arrivate in una regione e vi aggirate per la campagna, se la gente vi accoglie mangiate quello che vi offrono e prendetevi cura dei loro ammalati. Dopo tutto, quello che entra nella vostra bocca non può rendervi impuri, è quello che viene fuori dalla vostra bocca che può rendervi impuri."
15. Gesù disse, "Quando vedrete uno che non è nato da una donna, prostratevi e adoratelo. Quello è il vostro Padre."
16. Gesù disse, "Forse la gente pensa che io sia venuto a portare la pace nel mondo. Non sanno che sono venuto a portare il conflitto nel mondo: fuoco, ferro, guerra. Perché saranno in cinque in una casa: ce ne saranno tre contro due e due contro tre, padre contro figlio e figlio contro padre, e saranno soli."
17. Gesù disse, "Vi offrirò quello che nessun occhio ha visto, nessun orecchio ha udito, nessuna mano ha toccato, quello che non è apparso nel cuore degli uomini."
18. I discepoli dissero a Gesù, "Dicci, come verrà la nostra fine?" Gesù disse, "Avete dunque trovato il principio, che cercate la fine? Vedete, la fine sarà dove è il principio. Beato colui che si situa al principio: perché conoscerà la fine e non sperimenterà la morte."
19. Gesù disse, "Beato colui che nacque prima di nascere. Se diventate miei discepoli e prestate attenzione alle mie parole, queste pietre vi obbediranno. Perché vi sono cinque alberi per voi in Paradiso: non mutano, inverno ed estate, e le loro foglie non cadono. Chiunque li conoscerà non sperimenterà la morte."
20. I discepoli dissero a Gesù, "Dicci com'è il Regno dei Cieli." E lui disse loro, "È come un seme di mostarda, il più piccolo dei semi, ma quando cade sul terreno coltivato produce una grande pianta e diventa un riparo per gli uccelli del cielo."
21. Maria chiese a Gesù, "Come sono i tuoi discepoli?" Lui disse, "Sono come bambini in un terreno che non gli appartiene. Quando i padroni del terreno arrivano, dicono, 'Restituiteci il terreno.' E quelli si spogliano dei loro abiti per renderglieli, e gli restituiscono il terreno. Per questo motivo dico, se i proprietari di una casa sanno che sta arrivando un ladro staranno in guardia prima che quello arrivi e non gli permetteranno di entrare nella loro proprietà e rubargli i loro averi. Anche voi, quindi, state in guardia nei confronti del mondo. Preparatevi con grande energia, così i ladri non avranno occasione di sopraffarvi, perché la disgrazia che attendete verrà. Che fra voi ci sia qualcuno che comprenda. Quando il raccolto fu maturo, lui arrivò subito con un sacco e lo mieté. Chiunque abbia due buone orecchie ascolti!"
22. Gesù vide alcuni neonati che poppavano. Disse ai suoi discepoli, "Questi neonati che poppano sono come quelli che entrano nel Regno." E loro gli dissero, "Dunque entreremo nel regno come neonati?" Gesù disse loro, "Quando farete dei due uno, e quando farete l'interno come l'esterno e l'esterno come l'interno, e il sopra come il sotto, e quando farete di uomo e donna una cosa sola, così che l'uomo non sia uomo e la donna non sia donna, quando avrete occhi al posto degli occhi, mani al posto delle mani, piedi al posto dei piedi, e figure al posto delle figure allora entrerete nel Regno."
23. Gesù disse, "Sceglierò fra voi, uno fra mille e due fra diecimila, e quelli saranno come un uomo solo."
24. Dissero i suoi discepoli, "Mostraci il luogo dove sei, perché ci occorre cercarlo." Lui disse loro, "Chiunque qui abbia orecchie ascolti! C'è luce in un uomo di luce, e risplende sul mondo intero. Se non risplende, è buio."
25. Gesù disse, "Amate il vostro amico come voi stessi, proteggetelo come la pupilla del vostro occhio."
26. Gesù disse, "Voi guardate alla pagliuzza nell'occhio del vostro amico, ma non vedete la trave nel vostro occhio. Quando rimuoverete la trave dal vostro occhio, allora ci vedrete abbastanza bene da rimuovere la pagliuzza dall'occhio dell'amico."
27. "Se non digiunate dal mondo, non troverete il Regno. Se non osservate il Sabato come Sabato non vedrete il Padre."
28. Gesù disse, "Ho preso il mio posto nel mondo, e sono apparso loro in carne ed ossa. Li ho trovati tutti ubriachi, e nessuno assetato. Il mio animo ha sofferto per i figli dell'umanità, perché sono ciechi di cuore e non vedono, poiché sono venuti al mondo vuoti, e cercano di andarsene dal mondo pure vuoti. Ma nel frattempo sono ubriachi. Quando si libereranno dal vino, cambieranno condotta."
29. Gesù disse, "Se la carne fosse nata a causa dello spirito sarebbe una meraviglia, ma se lo spirito fosse nato a causa del corpo sarebbe una meraviglia delle meraviglie. Eppure mi stupisco di come questa grande ricchezza si sia ridotta in tale miseria."
30. Gesù disse, "Dove ci sono tre divinità, esse sono divine. Dove ce ne sono due o una, io sono con lei."
31. Gesù disse, "Nessun profeta è benvenuto nel proprio circondario; i dottori non curano i loro conoscenti."
32. Gesù disse, "Una città costruita su un’alta collina e fortificata non può essere presa, né nascosta."
33. Gesù disse, "Quanto ascolterete con le vostre orecchie, proclamatelo dai vostri tetti ad altre orecchie. Dopo tutto, nessuno accende una lampada per metterla in un baule, né per metterla in un posto nascosto. Piuttosto, la mette su un lampadario così che chiunque passi veda la sua luce."
34. Gesù disse, "Se un cieco guida un cieco, entrambi cadranno in un fosso."
35. Gesù disse, "Nessuno può entrare nella casa di un uomo robusto e prenderla con la forza se prima non gli lega le mani. A quel punto uno può sottrargli la casa."
36. Gesù disse, "Non vi tormentate, dalla mattina alla sera, al pensiero di cosa indossare."
37. I suoi discepoli dissero, "Quando ci apparirai, e quando tornerai a visitarci?" Gesù disse, "Quando vi spoglierete senza vergognarvi, e metterete i vostri abiti sotto i piedi come bambini e li distruggerete, allora vedrete il figlio di colui che vive e non avrete timore."
38. Gesù disse, "Spesso avete desiderato ascoltare queste parole che vi dico, e non avevate nessuno da cui ascoltarle. Vi saranno giorni in cui mi cercherete e non mi troverete."
39. Gesù disse, "I Farisei e gli accademici hanno preso le chiavi della conoscenza e le hanno nascoste. Non sono entrati, e non hanno permesso a quelli che volevano entrare di farlo. Quanto a voi, siate furbi come serpenti e semplici come colombe."
40. Gesù disse, "Una vite è stata piantata lontano dal Padre. Poiché non è robusta, sarà sradicata a morrà."
41. Gesù disse, "Chiunque ha qualcosa in mano riceverà di più, e chiunque non ha nulla sarà privato anche del poco che ha."
42. Gesù disse, "Siate come passanti."
43. I suoi discepoli gli dissero, "Chi sei tu per dirci queste cose?" "Non comprendete chi sono da quello che dico. Invece, siete diventati come i Giudei, che amano l'albero ma odiano i frutti, o amano i frutti ma odiano l'albero."
44. Gesù disse, "Chiunque bestemmia contro il Padre sarà perdonato, e chiunque bestemmia contro il figlio sarà perdonato, ma chiunque bestemmia contro lo spirito santo non sarà perdonato, né sulla terra né in cielo."
45. Gesù disse, "L'uva non si coglie dai rovi, né i fichi dai cardi, poiché essi non danno frutti. I buoni producono bene da quanto hanno accumulato; i cattivi producono male dalla degenerazione che hanno accumulato nei loro cuori, e dicono cose malvagie. Poiché dal traboccare del cuore producono il male."
46. Gesù disse, "Da Adamo a Giovanni il Battista, fra quanti nacquero da donna nessuno è tanto più grande di Giovanni il Battista da non dover abbassare lo sguardo. Ma vi dico che chiunque fra voi diventerà un bambino riconoscerà il regno e diventerà più grande di Giovanni."
47. Gesù disse, "Un uomo non può stare in sella a due cavalli o piegare due archi. E uno schiavo non può servire due padroni, altrimenti lo schiavo onorerà l'uno e offenderà l'altro. Nessuno beve vino stagionato e subito dopo vuole bere vino giovane. Il vino giovane non viene versato in otri nuovi, altrimenti si guasta. Non si cuce un panno vecchio su un abito nuovo, perché si strapperebbe."
48. Gesù disse, "Se due persone fanno pace in una stessa casa diranno alla montagna 'Spostati!' e quella si sposterà."
49. Gesù disse, "Beati coloro che sono soli e scelti, perché troveranno il regno. Poiché da lì venite, e lì ritornerete."
50. Gesù disse, "Se vi diranno 'Da dove venite?' dite loro, 'Veniamo dalla luce, dal luogo dove la luce è apparsa da sé, si è stabilita, ed è apparsa nella loro immagine.' Se vi diranno, 'Siete voi?' dite, 'Siamo i suoi figli, e siamo i prescelti del Padre vivente.' Se vi chiederanno, 'Qual è la prova che il Padre è in voi?' dite loro, 'È il movimento e la quiete.' "
51. I suoi discepoli gli dissero, "Quando riposeranno i morti, e quando verrà il nuovo mondo?" Lui disse loro, "Quello che aspettate è venuto, ma non lo sapete."
52. I discepoli gli dissero, "è utile o no la circoncisione?" Lui disse loro, "Se fosse utile, il loro padre genererebbe figli già circoncisi dalla loro madre. Invece, la vera circoncisione nello spirito è diventata vantaggiosa da ogni punto di vista."
54. Gesù disse, "Beato il povero, perché suo è il regno dei cieli."
55. Gesù disse, "Chi non odierà suo padre e sua madre non potrà essere mio discepolo, e chi non odierà fratelli e sorelle, e porterà la croce come faccio io, non sarà degno di me."
56. Gesù disse, "Chi è arrivato a conoscere il mondo ha scoperto una carcassa, e di chiunque ha scoperto una carcassa il mondo non è degno."
57. Gesù disse, Il regno del Padre è come un uomo che ha dei semi. Il suo nemico di notte gli ha piantato erbacce fra i semi. L'uomo non ha voluto che i braccianti gli strappassero le erbacce, ma ha detto loro, 'No, altrimenti per strappare le erbacce potreste finire per strappare anche il grano.' Poiché il giorno del raccolto le erbacce saranno molte, e saranno strappate e bruciate."
58. Gesù disse, "Beato l'uomo che si è impegnato e ha trovato la vita."
59. Gesù disse, "Guardate colui che vive finché vivete, altrimenti potreste morire e poi cercare di scorgere colui che vive, e non ne sareste capaci."
60. Vide un samaritano che portava un capretto e andava in Giudea. Disse ai suoi discepoli, "Quell'uomo [...] del capretto." Loro gli dissero, "Così che possa ucciderlo e mangiarlo." Lui disse loro, "Non lo mangerà finché è vivo, ma solo dopo averlo ucciso e ridotto a cadavere." Loro risposero, "Non potrebbe fare altrimenti." Lui disse loro, "E così pure voi, cercatevi un posto per riposare, o potreste diventare cadaveri e venire mangiati."
61. Gesù disse, "In due si adageranno su un divano; uno morirà, l'altro vivrà." Disse Salomè, "Chi sei tu signore? Sei salito sul mio divano e hai mangiato dalla mia tavola come se qualcuno ti avesse inviato." Gesù le disse, "Sono quello che viene da ciò che è integro. Mi sono state donate delle cose di mio Padre." "Sono tua discepola." "Per questa ragione io ti dico, se uno è integro verrà colmato di luce, ma se è diviso, sarà riempito di oscurità."
62. Gesù disse, "Io rivelo i miei misteri a coloro che ne sono degni. Che la vostra mano sinistra non sappia cosa fa la destra."
63. Gesù disse, "C'era un ricco che aveva molto denaro. Disse, 'Investirò questo denaro così che io possa seminare, mietere e riempire i miei magazzini con il raccolti, e che non mi manchi nulla.' Queste erano le cose che pensava in cuor suo, ma quella stessa notte morì. Chi fra voi ha orecchie ascolti!"
64. Gesù disse, "Un uomo organizzò un ricevimento. Quando ebbe preparato la cena, mandò il suo servo a invitare gli ospiti. Il servo andò dal primo e gli disse, 'Il padrone ti invita.' E quegli disse, 'Ci sono dei mercanti che mi devono dei soldi, e vengono da me stasera. Devo andare a dargli istruzioni. Lo prego di scusarmi ma non posso venire a cena.' Il servo andò da un altro e disse, 'Il padrone ti ha invitato.' Quegli disse al servo, 'Ho comprato una casa, e devo assentarmi per un giorno. Non avrò tempo per la cena.' Il servo andò da un altro e gli disse, 'Il padrone ti invita.' Quegli disse al servo, 'Un mio amico si sposa, e devo preparargli il banchetto. Non potrò venire. Lo prego di scusarmi se non posso venire.' Il servo andò da un altro e gli disse, 'Il padrone ti invita.' Quegli disse al servo, 'Ho comprato una proprietà, e sto andando a riscuotere l'affitto. Non potrò venire, Lo prego di scusarmi.' Il servo ritornò e disse al padrone, 'Quelli che avevi invitato a cena chiedono scusa ma non possono venire.' Il padrone disse al servo, 'Vai per la strada e porta a cena chiunque trovi.' Acquirenti e mercanti non entreranno nei luoghi del Padre mio."
65. Lui disse, Un [...] uomo possedeva una vigna e l'aveva affittata a dei contadini, così che la lavorassero e gli cedessero il raccolto. Mandò il suo servo dai contadini per farsi consegnare il raccolto. Quelli lo afferrarono, lo picchiarono, e quasi l'uccisero. Poi il servo ritornò dal padrone. Il padrone disse, 'Forse non li conosceva.' Mandò un altro servo, e i contadini picchiarono anche quello. Quindi il padrone mandò suo figlio e disse, 'Forse verso mio figlio mostreranno un qualche rispetto.' Poiché i contadini sapevano che lui era l'erede della vigna, lo afferrarono e lo uccisero. Chi ha orecchie ascolti!"
66. Gesù disse, "Mostratemi la pietra scartata dai costruttori; quella è la chiave di volta."
67. Gesù disse, "Quelli che sanno tutto, ma sono carenti dentro, mancano di tutto."
68. Gesù disse, "Beati voi, quando sarete odiati e perseguitati; e non resterà alcun luogo, dove sarete stati perseguitati."
69. Gesù disse, "Beati quelli che sono stati perseguitati nei cuori: sono loro quelli che sono arrivati a conoscere veramente il Padre. Beati coloro che sopportano la fame, così che lo stomaco del bisognoso possa essere riempito."
70. Gesù disse, "Se esprimerete quanto avete dentro di voi, quello che avete vi salverà. Se non lo avete dentro di voi, quello che non avete vi perderà."
71. Gesù disse, "Distruggerò questa casa, e nessuno sarà in grado di ricostruirla [...]."
72. Un uomo gli disse, "Dì ai miei fratelli di dividere con me i loro averi." Lui disse all'uomo, "Signore, e chi mi ha nominato spartitore?" Si girò verso i discepoli e disse, "Non sono uno spartitore, vero?"
73. Gesù disse, "Il raccolto è enorme ma i braccianti sono pochi, perciò pregate il mietitore di mandare i braccianti nei campi."
74. Lui disse, "Signore, sono in molti attorno all'abbeveratoio, ma non c'è nulla nel pozzo."
75. Gesù disse, "In molti si affollano davanti alla porta, ma sarà il solitario ad entrare nella camera nuziale."
76. Gesù disse, "Il regno del Padre è come un mercante che ricevette un carico di mercanzia e vi trovò una perla. Il mercante fu accorto; vendette la mercanzia e si tenne solo la perla. Così anche voi, cercate il tesoro che è eterno, che resta, dove nessuna tarma viene a rodere e nessun verme guasta."
77. Gesù disse, "Io sono la luce che è su tutte le cose. Io sono tutto: da me tutto proviene, e in me tutto si compie. Tagliate un ciocco di legno; io sono lì. Sollevate la pietra, e mi troverete."
78. Gesù disse, "Perché siete venuti nella campagna? Per vedere una canna scossa dal vento? E per vedere un uomo vestito in abiti raffinati, come i capi e i potenti? Quelli sono vestiti in panni raffinati, e non sanno cogliere la verità."
79. Una donna nella folla gli disse, "Fortunato il grembo che ti generò e il seno che ti nutrì." Lui le disse, "Fortunati coloro che hanno ascoltato la parola del Padre e l'hanno veramente conservata. Poiché vi saranno giorni in cui direte, 'Fortunato il grembo che non ha concepito, e il seno che non ha allattato. ' "
80. Gesù disse, "Chi è arrivato a conoscere il mondo ha scoperto un cadavere, e chi ha scoperto un cadavere è al di sopra del mondo."
81. Gesù disse, "Lasciate che chi è diventato ricco regni, e che chi ha il potere vi rinunci."
82. Gesù disse, "Chi è vicino a me è vicino al fuoco, e chi è lontano da me è lontano dal regno."
83. Gesù disse, "Le immagini sono visibili alla gente, ma la loro luce è nascosta nell'immagine della luce del Padre. Lui si rivelerà, ma la sua immagine è nascosta dalla sua luce."
84. Gesù disse, "Quando vedete ciò che vi somiglia siete contenti. Ma quando vedrete le immagini che nacquero prima di voi e che non muoiono né diventano visibili, quanto dovrete sopportare!"
85. Gesù disse, "Adamo è partito da un grande potere e una grande ricchezza, ma non era degno di voi. Perché se fosse stato degno, non avrebbe conosciuto la morte."
86. Gesù disse, "Le volpi hanno tane e gli uccelli hanno nidi, ma gli esseri umani non hanno un posto dove stendersi e riposare."
87. Gesù disse, "Quanto è misero il corpo che dipende da un corpo, e quanto è misera l'anima che dipende da entrambi."
88. Gesù disse, "I messaggeri e i profeti verranno da voi e vi daranno ciò che vi appartiene. Voi, da parte vostra, date loro quello che avete, e dite a voi stessi, 'Quando verranno a prendere quello che gli appartiene?'"
89. Gesù disse, "Perché sciacquate l'esterno della coppa? Non capite che quello che ha creato l'interno è anche quello che ha creato l'esterno?"
90. Gesù disse, "Venite a me, perché il mio giogo è confortevole e il mio dominio è gentile, e troverete la vostra pace."
91. Gli dissero, "Dicci chi sei così che possiamo credere in te." Lui disse loro, "Voi esaminate l'aspetto di cielo e terra, ma non siete arrivati a comprendere colui che è di fronte a voi, e non sapete come interpretare il momento attuale."
92. Gesù disse, "Cercate e troverete. Nel passato, comunque, non vi ho rivelato le cose che allora mi chiedeste. Ora vorrei dirvele, ma voi non le chiedete più."
93. "Non date le cose sacre ai cani, perché potrebbero gettarle sullo sterco. Non gettate perle ai porci, o potrebbero [...]."
94. Gesù disse, "Colui che cerca troverà, e chi bussa entrerà."
95. Gesù disse, "Se avete denaro, non prestatelo a interesse. Piuttosto, datelo a qualcuno da cui non lo riavrete."
96. Gesù disse, "Il regno del Padre è come una donna. Prese un po’ di lievito, lo nascose nell'impasto, e ne fece grandi forme di pane. Chi ha orecchie ascolti!"
97. Gesù disse, "Il regno è come una donna che portava una giara piena di farina. Mentre camminava per una lunga strada, il manico della giara si ruppe e la farina le si sparse dietro sulla strada. Lei non lo sapeva; non si era accorta di nulla. Quando raggiunse la sua casa, posò la giara e scoprì che era vuota."
98. Gesù disse, "Il regno del Padre è come una persona che voleva uccidere un potente. Prima di uscire di casa sfoderò la spada e la infilò nel muro per provare se il suo braccio riusciva a trapassarlo. Poi uccise il potente."
99. I discepoli gli dissero, "I tuoi fratelli e tua madre sono qui fuori." Lui disse loro, "Quelli che fanno il volere del Padre mio sono i miei fratelli e mia madre. Sono quelli che entreranno nel regno di mio Padre."
100. Mostrarono a Gesù una moneta d'oro e gli dissero, "Gli uomini dell'imperatore romano ci chiedono le tasse." Lui disse loro, "Date all'imperatore quello che è dell'imperatore, date a Dio quello che è di Dio, e date a me quel che è mio."
101. "Chiunque non odia padre e madre come me non può essere mio discepolo, e chiunque non ama padre e madre come me non può essere mio discepolo. Poiché mia madre [...], ma la mia vera madre mi ha dato la vita."
102. Gesù disse, "Maledetti i Farisei! Sono come un cane che dorme nella mangiatoia: il cane non mangia, e non fa mangiare il bestiame."
103. Gesù disse, "Beati quelli che sanno da dove attaccheranno i ribelli. Possono organizzarsi, raccogliere le risorse imperiali, ed essere preparati prima che i ribelli arrivino."
104. Dissero a Gesù, "Vieni, oggi preghiamo, e digiuniamo." Gesù disse, "Quale peccato ho commesso, o di quale impurità mi sono macchiato? Piuttosto, quando lo sposo lascia la camera nuziale, allora lasciate che la gente digiuni e preghi."
105. Gesù disse, "Quando farete dei due uno diventerete figli di Adamo, e quando direte 'Montagna, spostati!' si sposterà."
107. Gesù disse, "Il regno è come un pastore che aveva cento pecore. Una di loro, la più grande, si smarrì. Lui lasciò le altre novantanove e la cercò fino a trovarla. Dopo aver faticato tanto le disse, 'Mi sei più cara tu di tutte le altre novantanove.'"
108. Gesù disse, "Chi berrà dalla mia bocca diventerà come me; io stesso diventerò quella persona, e tutte le cose nascoste gli si riveleranno."
109. Gesù disse, "Il regno del Padre è come una persona che aveva un tesoro nascosto nel suo campo ma non lo sapeva. E quando morì lo lasciò a suo figlio. Il figlio non ne sapeva nulla neanche lui. Diventò proprietario del campo e lo vendette. L'acquirente andò ad arare, scoprì il tesoro, e cominciò a prestare denaro a interesse a chi gli pareva."
110. Gesù disse, "Lasciate che chi ha trovato il mondo, ed è diventato ricco, rinunci al mondo."
111. Gesù disse, "I cieli e la terra si apriranno al vostro cospetto, e chiunque è vivo per colui che vive non vedrà la morte." Non dice Gesù, "Di quelli che hanno trovato se stessi, il mondo non è degno?"
112. Gesù disse, "Maledetta la carne che dipende dall'anima. Maledetta l'anima che dipende dalla carne."
113. I suoi discepoli gli chiesero, "Quando verrà il regno?" "Non verrà cercandolo. Non si dirà 'Guarda, è qui!', oppure 'Guarda, è lì!' Piuttosto, il regno del Padre è sulla terra, e nessuno lo vede."

Tratto da Misteri.edu

lunedì, agosto 07, 2006

Burzum - Personaggi (parte 1)

Apro questa nuova "rubrica" con una storia su un delitto avvenuto ad Oslo per opera del cantante Burzum . Ma partiamo dal principio; chi è Burzum?
Tra il 1988 ed il 1989 Varg Vikernes formò un gruppo col nome di Kalashnikov, che venne poi cambiato in Uruk-Hai. In italiano "razza degli orchi", e deriva dal linguaggio nero della Terra di Mezzo creata da Tolkien. Nel 1989 Vikernes se ne andò dagli Uruk-Hai per entrare a far parte del gruppo death-metal "Old Funeral". Secondo Vikernes infatti, il bassista ed il batterista degli Uruk-Hai non erano per niente seri e privi di qualsiasi talento musicale. Tra l'altro, alcuni elementi degli Old Funeral andranno in seguito a formare gli Immortal. Vikernes rimase con gli Old Funeral per due anni, decidendo nel 1991 di avviare un progetto solista in cui poteva creare e suonare una musica più originale e personale (alcuni considerano Burzum la continuazione degli Uruk-Hai, per via dell'utilizzo di riff molto simili nello stile). Le prime composizioni di Burzum mostrano una moderata influenza da Tolkien; per esempio, il nome Count Grishnackh deriva da un orco creato dallo scrittore. La scelta del nome Burzum riflette sia questa influenza, sia il desiderio di rimanere anonimo: "Burzum" infatti, è una parola del linguaggio nero di Mordor che significa "oscurità". Alcune delle prime canzoni di Burzum si chiamavano, ad esempio, "En Ring Til Å Herske" ("Un Anello Per Dominare"); comunque Vikernes dichiarò che le sue influenze provenivano più dalla mitologia nordica che dall'universo tolkeniano, che secondo lui era estremamente debitore della tradizione scandinava. Col passare del tempo, la passione di Vikernes per la mitologia nordica e per il paganesimo si fece sempre più evidente, specialmente nelle recenti composizioni ambient: Dauði Baldrs, ad esempio, è un concept sulla leggenda della morte di Baldr, mentre Hliðskjálf racconta la morte di Wotan. Musicalmente, Burzum si è evoluto dal primitivo e violento black metal fino ad una musica ambient, caratterizzata comunque da tendenze minimaliste ed atmosfere cupe. Una caratteristica della sua musica è l'ipnotica ripetitività di ogni composizione (spesso molto lunghe), e la struttura semplice e allo stesso tempo profonda.
Attualmente Vikernes è in prigione per l' assassinio del musicista Øystein Aarset (Euronymous dei Mayhem), e per aver bruciato alcune antiche chiese norvegesi; le motivazioni dell'omicidio, sono tuttora sconosciute, ma si crede che Burzum lo abbia fatto per divenare lui il capo della Black Metal Mafia, movimeno pagano e anticristiano, il cui scopo era devastare tutto ciò di non pagano all'interno della penisola scandinava. Inoltre Vikernes è sospettato di aver preso parte ad altri crimini, ed è accusato di aver pianificato un altro incendio che non riuscì a compiere a causa dell' arresto (la polizia trovò circa 100 kg di esplosivo nella sua casa). Ma cosa successe esattamente?
Il 10 Agosto del 1993 viene trovato morto nella scala esterna del suo appartamento Euronymous. La polizia norvegese sospetta che l'assassino lo abbia aggredito all’interno e che, mentre questi cercava salvezza per le scale, lo abbia raggiunto e pugnalato ripetutamente. Inizialmente si pensa che l’omicidio sia stato compiuto da un gruppo di satanisti svedesi rivali, l’idea era fondata sul profondo odio reciproco che nutrivano questi gruppi tanto da giustificare qualsiasi mezzo pur di colpirsi a vicenda. Pochi giorni dopo però viene interrogata una ragazza amica della vittima e del Conte Grishnackh.
Una serie di prove inconfutabili portano all’arresto di Burzum e alla condanna a 21 anni di carcere (il massimo della pena per un tribunale Norvegese) per l’omicidio di Euronymous, il rogo di alcune antiche chiese cristiane, possesso illegale di armi, profanazione di tombe e furti. Con lui viene condannato per complicità in omicidio Snorre Ruch.
Il relazione al movente del delitto sono state avanzate tante ipotesi: la vittima doveva a Burzum del denaro ed inoltre con i profitti dell’album Euronymous aveva pagato i propri debiti invece di provvedere alla stampa di nuove copie. Si dice inoltre che Burzum fosse geloso del ruolo di Padrino che Euronymous ricopriva all’interno del Inner Circle. Altra motivazione è quella politico-religiosa, la vittima aveva idee molto vicine al comunismo (e quasi anarchiche) e per alimentare la sua notorietà non celava le sue credenze sataniche, Burzum invece portava avanti ideologie pagano-nazionaliste condite da elementi fantasy/esoterici miste ad un fanatismo sulla pulizia razziale simile a quello nazista. Un’altra ipotesi suggerisce che Euronymous si sentisse in pericolo di vita dopo le divinazioni di una maga e che abbia tentato, per primo, di attentare (cercando di usare un fucile) alla vita di Burzum che ha risposto per legittima difesa, anche se usando la mano un po’ pesante.
Burzum giustifica così il suo gesto: "[...] sono stato al servizio del Black Circle fin dal '90 e nessuno sentì mai nulla a riguardo del nostro ordine ermetico/esoterico. Dal momento in cui Euronymous si "unì" a questo, grazie alla sua grande lingua, tutti nell'underground vennero a conoscenza della nostra attività. Questo rovinò il circolo, io venni incarcerato, la gente iniziò ad interessarsi alla Norvegia. Euronymous spifferò tutto condendo le storie con un mare di cazzate [...] dissero che eravamo adoratori di Satana... Io adoro Odino, non Satana! Il contrario del dio ebreo può essere Wotan, ma nella religione giudea Satana non è Wotan. Non vogliamo elementi giudei ed ellenici nel satanismo [...]"
Viene condannato a 21 anni di carcere.
Il 26 ottobre 2001, quando mancano solo 2 anni alla fine della pena, Burzum evade ma in 24 ore viene arrestato. La pena aumenta e Burzum dovrà rimanere ancora 4 anni in carcere.
Rinchiuso in cella, Vikernes scrive e compone.
"Ci sono voci che dicono che io sia nazista. Bene, non lo sono. Sono un uomo del Nord con un'ideologia norvegese, la morale dei vichinghi. Io non odio le altre razze: amo la mia e la voglio tenere bella e pura. La svastica per me non è altro che l'anello di Thor scagliato nell'oscurità della materia. La più meravigliosa arma di sempre. E il dio degli ebrei ci ha oppresso con il suo "giusto e sbagliato", "buono o cattivo". Questo è il motivo per cui io parlo male di lui e dei suoi inetti seguaci, siano essi giudei o no. Schiacciateli, gassateli, qualcunque cosa ma scacciateli dall' Europa, senza nessuna pietà.
E non tradite la vostra razza: tradireste voi stessi, perchè ne siete parte. Sono fiero di quello che sono, un figlio di Wotan!
"
E un pazzo criminale aggiungerei io.

giovedì, agosto 03, 2006

Che colpo!



Ricordate la celebre testata del capitano della nazionale francese, Zinedine Zidane, nel corso della finale della Coppa del Mondo dello scorso mese? Bene, un cinese di Pechino sta ricevendo offerte da ben un milione di yuan (circe 125.400 dollari) per i diritti sul profilo di un' immagine della testata.
Il nome? Zhao Xiaokai. E' il general manager di un'azienda legata allo sport che ha pagato 2.000 yuan (250 dollari) per registrare il marchio (il profilo di Zidane che da la testata sul petto a Materazzi) che usa per scarpe, cappelli, birra, ecc.
"Due giorni dopo la finale di Coppa del Mondo, ho avuto l'idea di registrare il marchio", dice Zhao ad un quotidiano.
Zaho ha intenzione addirittura di aprire una linea con questo marchio e già due aziende di birra stanno proponendo degli accordi.
"La possibilità di riconoscere questo marchio è molto alta. Usare un profilo per quest'immagine evita di dover ricorrere ai diritti d'immagine della star", ha detto Zhao.
Che colpaccio!

mercoledì, agosto 02, 2006

Wang Chuntai

C'è in Cina un uomo che da 20 anni si esercita a rafforzare le sue palpebre: ora dice di essere in grado di tirare un'auto usando le palpebre inferiori.
Per essere più precisi, con le palpebre Wang Chuntai è riuscito a trascinare un'auto da 1.5 tonnellate per una distanza di 14.5 metri, usando due uncini a forma di Z legati con una fune all'auto.
L'impresa è davvero eccezionale e Wang spera di entrare nel Guinness dei primati. Ha aggiunto, per sottolineare la sua forza, che in un'altra occasione ha usato le palpebre per sollevare per 8 secondi una bambina di 8 anni che pesava 30 chili. Chissà se la bimba preferiva essere presa in braccio?
The China Daily, 11/12/01

Nani volanti

Nato in Australia, il lancio del nano ha fatto appassionare mezzo mondo. Nani lanciati attraverso cerchi di fuoco o vetrate, questa che per alcuni è una disciplina sportiva e per altri un inaudita barbaria viene chiamata "dwarf throwing", il lancio del nano. E' finito da poco il campionato di questa specialità in Canada ed è lì che si sono lamentate migliaia di persone. Il record per ora è di 9 metri e qualcosa e appartiene a Jimmy Leonard che lanciò il nano Lenny the Giant.
Non stupitevi quindi se vedrete un nano volante: è uno sport. Ma come disse il vecchio Gilmli: "Nessuno può lanciare un nano!!"